Federazione Nazionale Suonatori di Campane

Gruppo Campanari Arrone

Sito Web: www.campanariarrone.it
Email: info@campanariarrone.it

Grazie al restauro post terremoto del 1997 è stato possibile riascoltare i rintocchi delle campane della Chiesa di S.Giovanni. Dopo decenni di silenzio del campanile un gruppo di persone si è messo insieme con l’intento di suonare le campane “a mano”

L’Associazione di volontariato Gruppo Campanari di Arrone, nata nel 2002 e rappresentata anche da musicisti professionisti, si prefigge la tutela, la promozione, la valorizzazione del patrimonio culturale del territorio, con particolare riguardo alla tradizione musicale campanaria, alle tecniche di questa arte e alla sua trasmissione, facente parte a pieno titolo del patrimonio culturale immateriale del nostro paese. Costituito il gruppo c’era la necessità di imparare a suonare le campane e di qualcuno che ce lo insegnasse. Così sono stati contattati i Campanari di Gubbio che molto volentieri sono venuti ad insegnarci il metodo di suonata. È da sapere che ci sono molti metodi per suonare le campane, chiamati con nomi che ne identificano l’origine geografica e la relativa modalità di suonata: “reggiano“, “toscano”, “bolognese”, “veronese”, “marchigiano”, “abruzzese”, genovese” ecc….

L’esecuzione nel metodo “umbro”, ossia il nostro metodo di suonata, si svolge interamente all’interno della cella campanaria a stretto contatto con le campane. Prevede una persona addetta alle campane più piccole (campanelle) che esegue una melodia posizionandosi frontalmente alle campane tendendo le corde collegate ai batocchi delle stesse e due persone che manovrano il campanone facendolo “dondolare” sulla linea dell’orizzonte per poi posizionarlo “a bicchiere”. La posizione detta “a bicchiere” vede il campanone eretto, vale a dire in posizione di 180° rispetto alla posizione da fermo, sostenuto dai due campanari abbarbicati sopra le travi di sostegno dello stesso. Quando il campanone viene messo “a bicchiere” l’addetto alle campanelle esegue una suonata che è la stessa che abbiamo ascoltato in una registrazione effettuata intorno al 1950 e da noi studiata e trascritta, grazie ai campanari maestri musicisti Natili Alfredo e Saveri Gianluca. Quando invece il campanone oscilla sull’orizzonte l’esecutore delle campanelle esegue delle melodie improvvisate che rendono le suonate ogni volta diverse.

Suonare le campane fa parte di quelle usanze che si ripetono e che testimoniano come la tradizione si rigeneri continuamente nel presente, attualizzandosi. La nostra associazione è il volto presente della tradizione. Per questo non ci limitiamo al suono dei sacri bronzi, ma spendiamo le nostre energie nella realizzazione di eventi culturali che hanno come protagonista il nostro territorio. È nostro intento studiare la storia e le tradizioni per comprendere il presente e programmare un futuro socio/culturale sostenuto.

Ne sono l’esempio il ripristino delle feste religiose come la festa della Immacolata Concezione (della Venuta) l’8 dicembre e quella di San Antonio Abate il 17 febbraio. La prima iniziativa di rilievo che l’associazione ha promosso è avvenuta il 29 agosto 2009 ad Arrone con il “Primo Raduno dei campanari del centro Italia” , grazie al quale sono stati approfonditi temi riferiti ai “Codici e Messaggi tradizionali“ legati ai sacri bronzi. Con lo scopo di valorizzare la tradizione musicale locale, di incentivare attività comunitarie finalizzate a stimolare nelle famiglie il piacere di condividere e crescere insieme attraverso l’arte, di avvicinare i giovani alla stessa, abbiamo concepito il progetto “VOCI DAL CAMPANILE”, iniziativa patrocinata e sostenuta dal Comitato per la Promozione del Patrimonio Immateriale, una rete di decine di associazioni che in tutta Italia operano nell’ambito della salvaguardia della “cultura vivente”. Si tratta di una serie articolata di manifestazioni artistiche, incontri ed attività didattiche che si svilupperanno lungo tutto il corso dell’anno e per gli anni a venire.

Particolare attenzione viene rivolta ad alcuni temi di valore etico. I campanari di Arrone, a partire dal 10 dicembre 2009, Giornata Mondiale dei Diritti Umani, con il patrocinio del Comitato per la Promozione e Protezione dei Diritti Umani, promuovono a livello nazionale il progetto “Suoniamo i Campanili d’Italia per sostenere i Diritti Umani”. Questa iniziativa ha come obbiettivo quello di rendere tangibile a tutti il messaggio contenuto nella dichiarazione universale sui diritti umani, ed ha l’ambizione di coinvolgere tutti i campanili dei comuni e delle chiese d’Italia. Per tale scopo l’associazione partecipa attivamente con i “Musicians for Human Rights” componenti dell’orchestra internazionale Human Rights Orchestra.

Molto importante è stata la costituzione del “Piccolo Coro dei Campanari” diretto dalla M° di canto Marta Lombardo, composto da oltre 25 bambini, che il 3 gennaio 2010, insieme ai Sonidumbra e ai musicisti dell’associazione, hanno eseguito canti popolari natalizi, le tradizionali “pasquarelle”, spirituals e gospels, per la gioia di un numerosissimo pubblico, attento ed appassionato.

I Campanari di Arrone  sono stati invitati a Nola (NA) per marzo 2010, a suonare le campane. La tradizione narra che nel V secolo dC, Paolino da Nola – oggi protettore dei campanari – ordinò di annunciare i riti religiosi, per mezzo dei sacri bronzi. Da allora si sviluppò in Italia l’arte campanaria italiana che attualmente annovera i maggiori stili esecutivi al mondo. L’ importante associazione nolana MERIDIES ha chiesto ai campanari di Arrone, di ripristinare i loro antichi campanili, con lo scopo di recuperare le tradizioni musicali e le tecniche esecutive. Per i campanari arronesi questo invito, dalle terre natie dell’arte campanaria, si trasforma in lusinga ed orgoglio. Sarà l’inizio di un costruttivo scambio culturale.

Le attività dei Campanari di Arrone sono state annoverate più volte nei giornali nazionali e nelle ANSA. Grazie all’originalità e alla qualità artistica delle iniziative proposte, i Campanari di Arrone sono stati presentati nel TG1 Rai nazionale ed intervistati in diretta radiofonica nelle trasmissioni “Zapping” di Radio Rai 1 e “Radio 3 Suite” di Radio Rai 3, riscuotendo riconoscimenti nel mondo artistico, politico e religioso.